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Bellezza e fragilità

Fragile, mostra fotografica di Barbara Dall'Angelo.

"Fragile", la bellezza della Natura nelle fotografie di Barbara Dall'Angelo negli spazi de Il Margutta a Roma.

La fragilità è insita nella bellezza, sebbene la caducità di quest'ultima, quando riferita alla Natura, venga sempre riequilibrata da quel ciclo endogeno dell'eterno ritorno che costantemente ne riafferma il valore. Sono eventi esogeni, umani (qualora non si consideri l'uomo parte integrante del ciclo), ad alterare questo equilibrio a favore di una più marcata fragilità.

"Fragile - Handle with care" è il titolo della mostra ideata e organizzata dalla fotografa Barbara Dall'Angelo con Tina Vannini, curata da Giulia Coccia e ospitata presso gli spazi del ristorante vegetariano Il Margutta, nella via omonima, da metà maggio a fine settembre. Una trentina di fotografie di diverso formato che omaggiano la Natura in tutta la sua prorompente bellezza, colta in differenti parti del pianeta e in diversi periodi dell'anno. Trovarsi davanti a tanta bellezza, seppur mediata dal lavoro dell'artista, perché di opere d'arte si tratta, stimola quel sentimento di pura meraviglia ma al contempo quel piccolo allarme di fragilità, di ciò che si potrebbe definitivamente perdere. Non a caso l'immagine simbolo che è stata scelta per la mostra, come riferisce la stessa artista, "è la danza dell'amore delle gru della Manciuria, scattata in un gelido febbraio ad Hokkaido (isola del nord del Giappone): uccelli candidi e leggiadri, a rischio di estinzione". Ma anche animali benauguranti nella tradizione giapponese, simboli di armonia e longevità.

Una sensibilizzazione forte della coscienza del fruitore che rappresenta una via alternativa alla denuncia esplicita, molte volte fine a se stessa e passibile di letture a priori orientate. Una sensibilizzazione che ci induce a riflessioni profonde. "Emozioni purissime, che hanno catturato la mia anima, dichiara Tina Vannini, facendomi capire ancor di più che, per quanto la natura sia delicata e fragile, davanti a mutamenti e squilibri, la sua potenza vitale rende noi esseri umani i più vulnerabili".

Un lavoro attento e paziente quello di Barbara Dall'Angelo che "si avvicina a soggetti più disparati con lo stesso rinnovato interesse e rispettoso stupore", come sottolinea la curatrice Giulia Coccia. Dal 2011 si dedica con rinnovato impegno alla fotografia e dal 2012 collabora attivamente con National Geographic Italia con cui ha pubblicato più di 30 reportage. Nel 2016 la sua prima mostra individuale The Poetry of Earth, patrocinata dal National Geographic Italia, ha ottenuto grande successo di pubblico e critica; con Electa Mondadori ha pubblicato l’omonimo volume, in cui sono riprodotti più di 100 suoi scatti di angoli remoti del nostro pianeta. Dal 2017 si sono susseguite mostre individuali e collettive in tutto il mondo e le sue opere sono presenti in gallerie d’arte e collezioni private.

"Fragile" è dunque una mostra assolutamente da non perdere, visitabile presso Il Margutta Veggy Food & Art dal 13 maggio a fine settembre.

G. Arientoli


Immagine di testa: La danza dell'amore delle gru della Manciuria (Hokkaido, Japan 2014), © Ph. Barbara Dall'Angelo, a destra.